Ronco severo
“Abbiamo ricevuto in prestito un territorio che abbiamo il dovere di salvaguardare, é il nostro futuro, questa convinzione mi ha portato ad abbandonare ogni prodotto chimico e a ridurre al minimo indispensabile l’intervento in vigna e in cantina. Nei vigneti inerbiti non faccio uso di concimazioni inorganiche e diserbanti, in cantina non uso enzimi, lieviti selezionati e solforosa. Solo lunghe macerazioni per estrarre sostanze che producono vini dal colore molto intenso, espressioni longevi che a volte risultano lievemente velati perché non subiscono né filtrature e né chiarifiche.” Stefano Novello
Produttore: Stefano Novello
Regione: Friuli Venezia Giulia
Anno di fondazione: 1962
Ettari coltivati a vigneto: 11 ha
Vitigni coltivati: Pinot grigio, Friulano, Chardonnay, Picolit, Ribolla gialla, Merlot, Refosco dal peduncolo rosso, Schioppettino
Bottiglie prodotte: 32.000 circa
Certificazioni: Biologico
Associazioni/Federazioni: ViniVeri
Produttore:
Stefano Novello
Regione:
Friuli Venezia Giulia
Anno di fondazione: 1962
Ha coltivati a vigneto:
11 ha
Vitigni coltivati: Pinot grigio, Friulano, Chardonnay, Picolit, Ribolla gialla, Merlot, Refosco dal peduncolo rosso, Schioppettino
Bottiglie prodotte:
32.000 circa
Certificazioni: Biologico
Affiliazioni:
ViniVeri
La storia dell’azienda inizia nel dopoguerra quando la famiglia Novello, di origine contadine, decide di cimentarsi nella coltivazione della vite recuperando vecchi vigneti e ristrutturando la vecchia casa che diventa al tempo stesso abitazione e cantina. Correva l’anno 1962, ci troviamo a Prepotto, piccolo centro rurale circondato dalle colline e dai vigneti all’interno della rinomata zona DOC dei Colli Orientali del Friuli in un territorio a ridosso del confine con la Slovenia, dove l’equidistanza fra il mare, con la sua influenza benefica, e le Prealpi Giulie, che riparano la vite dalle fredde correnti del nord, crea microclimi estremamente favorevoli ad una viticoltura di eccellenza.
Caratteristica di questi territori è la Ponca. Ponca è il nome con cui in Friuli viene chiamato il terreno di queste colline, ovvero un impasto di marna e arenaria stratificatesi nel corso dei millenni. Un terreno ricco di sali e microelementi, dal quale la vite riesce a estrarre sostanze che conferiscono ai vini un’elegante e singolare mineralità.
Negli anni ’90 Stefano Novello, dopo il diploma di agraria e la qualifica di enologo, in seguito inoltre ad alcune esperienze in California e nel New Mexico, decide di prendere le redini della azienda di famiglia. Agli inizi mette in pratica quanto aveva imparato a scuola, gli affari vanno bene, i vini sono apprezzati, ma ad un certo punto Stefano sente il desiderio di ricercare un’emozione diversa nel vino: la naturalezza. Abbandona così l’agricoltura convenzionale con non pochi problemi, in primis i conflitti con il padre, che non capisce le scelte del figlio a seguito anche del riscontro dei clienti che restano spiazzati da un così radicale cambiamento di prodotto. Problemi rappresentati ance dalla conseguente necessità di ricostruire una rete commerciale, misto a diversi dubbi personali figli di scelte totalmente stravolgenti. Stefano però non si perde d’animo e con coraggio, determinazione e tanta passione prende per mano i suoi sogni e li trasforma in scommessa. Scommessa ai tempi del tutto imprevedibile ma che oggi lo incorona tra i migliori artigiani del vino in Italia.
Perché Ronco Severo?
Perché Stefano rappresenta il successo di chi, in direzione ostinata e contraria persegue una luce di verità in fondo al suo cuore, quella scintilla che ti fa spostare mare e monti, una scintilla, per lui, dal nome Vino Vero. I vini di Stefano sono frutto di purezza, di amore candido, di esaltazione della natura e dei vitigni attraverso la difficoltà nel fare le cose estremamente semplici e buone. Le sorsate dei suoi vini sono carezze di imponenti singolarità autoctone che ti prendono per mano e ti trascinano in un profondo e mistico viaggio sensoriale.
L'opinione di Marta