Suolo: Argilloso
Tipo di impianto: Cordone speronato
Densità ceppi per Ha: 2.800 ceppi per ha
Età media del vigneto: 20 anni
Produzione media per ha: 50/60 ql/ha
Vinificazione e affinamento: Vendemmia a mano nella II° decade di Ottobre. Fermentazione e macerazione di 46 giorni con le bucce separate dai raspi verdi, al momento della vendemmia. Vino affinato 1 anno in botte di acciaio inox, 2 anni in botti di rovere grandi e 1 anno in bottiglia.
Bottiglie prodotte: 14.000 circa
Cursiosità
Il vigneto padre delle uve Sagrantino utilizzate per questo imponente vino è situato in località Pagliaro sulle colline di Montefalco a 400 m s.l.m.. L’uso dei solfiti è accuratamente contenuto per evitare disturbi alla salute del consumatore e preservare l’identità d’origine del vino. Vino predisposto all’invecchiamento e di grandissima longevità. Dimenticatevene una bottiglia in cantina.
Suggestione d'autore
“Un vino epico, emozionante, meditativo in taluni casi, di profonda suggestione. Un vino dall’intenso carattere umbro che si concede attimo dopo attimo nonostante la sua intensa e profonda presentazione al naso e in bocca. Emergono profumi dal sottobosco, note scure accarezzate dalla maturità della frutta, more di rovo, prugne secche accompagnate da un filo inebriante di vaniglia. Vino da ricorrenza che scalda il cuore e l’anima. Assaporatelo con dedizione e avvicinatelo ai piatti tipici della tradizione umbra. Così ne apprezzerete tutta la sua armonica potenza e territorialità.” Il team di Gus
Chicche d'uva - pillole sul mondo del vino
L’uva Sagrantino ha la caratteristica di contenere nella sua spessa buccia una quantità di tannini tra le più importanti al mondo, così da rendere questo vitigno particolarmente adatto alla produzione di vini da invecchiamento. Il Sagrantino inoltre è un’uva che si presta all’appassimento per dare vini dolci e il Sagrantino nasce proprio così, in versione passita principalmente utilizzato nelle funzioni liturgiche, da qui, si dice il suo nome Sagrantino, collegato ad una dimensione, per l’appunto, sacrale. Più giovane, invece, la produzione del Sagrantino in versione secca che risale agli inizi degli anni settanta. Il sodalizio d’amore di questa versione trova dimora nell’abbinamento con i piatti tipici della tradizione umbra, caratterizzati da un’importante struttura e da un’ingenua semplicità. Un esempio su tutti lo spezzatino di cinghiale in umido o il famoso “Piccione alla Folignate”.

antica Azienda Agricola paolo bea
Il primo imbottigliamento della cantina Paolo Bea risale al 1980. Oggi tutta la conduzione degli 11 ettari vitati è diretta e coordinata dal figlio Giampiero, a partire dalla vigna fino alla bottiglia.
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