Il Paradiso di manfredi
“Noi ci occupiamo del vino, lasciamo a voi il compito di descrivere la nostra realtà.” Con queste parole lapidarie vi presentiamo la piccola cantina de “Il Paradiso di Manfredi”. Una famiglia dedita al lavoro di cantina dal 1981 quando Florio e Rossella decisero di dar vita ai terreni di Manfredi, papà di Rossella. Siamo a Montalcino terra prediletta per il Brunello termine usato in questa zona per dare il nome al Sangiovese Grosso.

Produttore: Florio Guerrini
Regione: Toscana
Anno di fondazione: 1981
Ettari coltivati a vigneto: 3,5 ha
Vitigni coltivati: Sangiovese Grosso detto Brunello
Bottiglie prodotte: 11.000 circa
Produttore:
Florio Guerrini
Regione:
Toscana
Anno di fondazione: 1981
Ha coltivati a vigneto:
3,5 ha
Vitigni coltivati: Sangiovese Grosso detto Brunello
Bottiglie prodotte:
11.000 circa
Il Paradiso di Manfredi è una piccola azienda familiare situata sul lato esposto a nord/nord-est della collina di Montalcino. L’azienda è costituita da 3,5 ettari di terreno, dove, oltre al vigneto, disposto su sette terrazzamenti a una media di 350 metri di altitudine, trovano posto un’abitazione, ulivi, alberi da frutto, un orto e una piccola coltivazione di zafferano; tutto inserito in un clima secco e mite, ben arieggiato, dove i vigneti sono protetti dai venti freddi. L’azienda, oggi guidata da Florio e Rossella e dalle figlie Silvia e Gioia, fu acquistata a metà degli anni cinquanta dai genitori di Rossella, Manfredi Martini e la moglie Fortunata.
Il vigneto, che copre circa 2,5 ettari, poggia su un suolo ricco di minerali di derivazione marina (periodo del Pliocene) intervallato da stratificazioni di roccia formatasi circa 30 milioni di anni fa. Per questo viene escluso l’uso di qualsiasi tipo fertilizzante, preferendo un sovescio di erbe spontanee e trattamenti a base di sali di rame e zolfo puro o bagnabile, in quantità sempre molto minori di quelle consentite dal biologico.
Il vino nasce da fermentazioni spontanee in tini di cemento vetrificato grazie all’energia e alle complessità possedute dai lieviti autoctoni e varia di denominazione solo in base al tempo di permanenza in botte. Dai 13/14 mesi per il Rosso di Montalcino, ai 36 per il Brunello, fino ai 48 per il Riserva. I vini di Paradiso di Manfredi non subiscono alcun accomodamento tecnico, decantano e si illimpidiscono naturalmente, sono quindi vini interi, espressione della forza del suolo, dell’energia dei lieviti autoctoni e della potenza del vitigno Sangiovese Grosso, detto Brunello.
Perché Il Paradiso di manfredi?

La domanda è mal posta. Perché no? Perché non assaporare un pezzo di storia, di identità vitivinicola italiana, perché non assaporarne gelosamente le caratteristiche, le peculiarità, l’estrema finezza, l’eleganza, la profondità in una contemplazione mistica che ben si sposa con le occasioni che vale la pena ricordare?
L'opinione di Marta