Società Agricola Collecapretta
“Noi viviamo grazie alla terra e ai frutti che ci concede attraverso l’amore per un lavoro che pensiamo sia privilegiato ma anche carico di sacrifici. La nostra attività abbraccia tutti gli aspetti legati alla campagna: alleviamo piccoli animali da cortile, vitelli e maiali con i quali produciamo i nostri salumi; coltiviamo grano che ci fornisce la farina e cereali vari per l’alimentazione dei nostri animali; una grande attenzione la riponiamo alla cura dei nostri ulivi che ci hanno sempre garantito un olio genuino. La viticoltura e il fare vino è da sempre un aspetto importante del nostro lavoro e completa il ciclo agricolo della nostra piccola azienda.” Annalisa Mattioli
Produttore: Annalisa Mattioli
Regione: Umbria
Anno di fondazione: 2007
Ettari coltivati a vigneto: 6,2 ha
Vitigni coltivati: Malvasia Bianca lunga, Malvasia di Candia, Trebbiano Spoletino, Greco Campano, Ciliegiolo, Merlot, Sangiovese, Barbera
Bottiglie prodotte: 18.000 circa
Certificazioni: Biologica dell'uva
Produttore:
Annalisa Mattioli
Regione:
Umbria
Anno di fondazione: 2007
Ha coltivati a vigneto:
6,2 ha
Vitigni coltivati: Malvasia Bianca lunga, Malvasia di Candia, Trebbiano Spoletino, Greco Campano, Ciliegiolo, Merlot, Sangiovese, Barbera
Bottiglie prodotte:
18.000 circa
Certificazioni: Biologica dell'uva
Collecapretta è una pietra miliare del panorama vitivinicolo artigianale umbro e italiano.
Siamo a Terzo La Pieve, una piccola frazione a nord-ovest del Comune di Spoleto adagiata sulle colline che separano i comuni di Giano dell’Umbria e Castel Ritaldi da Spoleto. Siamo qualche chilometro più a sud dalla denominazione Montefalco DOC e Montefalco Sagrantino DOCG.
La cantina Collecapretta sposa a pieno il concetto di “fare vino” con la semplicità di un tempo, rispettando e valorizzando la natura ed i suoi frutti. L’intervento dell’uomo è minimo, delicato, trasparente e l’approccio al lavoro della famiglia Mattioli è all’insegna della purezza, della sincerità nel pieno riguardo di un terroir spontaneo.
Circa 6 ettari coltivati con amore e devozione, con altruismo e sudore senza risparmio alcuno nella piena consapevolezza che il risultato del lavoro di cantina rispecchierà in tutto e per tutto l’autenticità del frutto.
“Anni fa un tecnico di laboratorio di analisi dei vini, analizzando i nostri, si accorse delle quantità irrisorie di solforosa libera e totale e tutto preoccupato volle subito un incontro per consigliarci premurosamente di aggiungere solfiti. Disse addirittura che così non saremmo andati molto lontani.” così Annalisa si racconta e ci racconta come l’aver scelto di non aggiungere solfiti al vino per molti rappresentasse una vera e propria pazzia tale da inficiare sulla bontà e la conservazione del prodotto stesso. In verità e con molta semplicità questa scelta rappresenta l’emblema di una viticoltura attenta e scrupolosa nel riconsegnare nel bicchiere dei vini straordinariamente privi di difetti e con la maggiore trasparenza possibile: reali spremute d’uva.
Perché Collecapretta
Nei vini di Collecapretta ritrovo il sorriso timido e l’umiltà di questa famiglia umbra. Una timidezza che adagio lascia spazio alla conoscenza e all’accoglienza più intima. Come questi vini che con timidezza sprigionano all’olfatto tutta la loro ampiezza, vini che si prendono il loro tempo per donarci un’esplosione di profumi che ti invitano ad un valzer di sensazioni e percezioni. Chiude una bocca scossa e stupita da tanta lealtà, vini “senza fronzoli” con i quali è impossibile non rimanerne letteralmente folgorati
L'opinione di Marta